Per me l’estate, da sei anni a questa parte, inizia la fine di giugno, con l’arrivo di luglio, un mese che amo, non solo perchè sono nata in questa stagione, ma anche perché adoro il caldo torrido, camminare scalza, svegliarmi ed uscire in mutande sul balcone, dormire con la finestra spalancata, vivere senza essere inibita dal freddo, dai vestiti, dalla pioggia, dalla neve.

Da sei anni a questa parte le mie estati iniziavano con un hashtag, seguito dal numero dell’anno in corso.

Luglio ed agosto erano mesi in cui mi abbuffavo di viaggi, sono stata in una miriade di posti in queste estati, conosciuto e visitato amici, preso una quantità assurda di aerei, treni, navi, bus.

In estate la mia scuola di yoga, normalmente chiude, così per me, questo periodo, è sempre stato la grande possibilità, di dare libero sfogo, ad una delle cose che amo di più fare: VIAGGIARE.

La mia preoccupazione in questi mesi, lo ammetto, odiami o amami per questo, ma sono sincera, non è stato il virus, ma il fatto che non potessi viaggiare….

A febbraio avevo pronti due biglietti intercontinentali, uno per l’India, avrei dovuto starci due mesi ad insegnare, ed uno per Bali, isola che amo, come nessuno su questa terra.
Avevo in programma un ritiro di yoga con i miei allievi nel Kerala a Novembre, ma da un giorno all’altro, tutto questo è scoppiato come una bomba atomica, saltato, esplodo, nulla di quello che avevo programmato, non era più possibile, avvicinabile, fattibile.

Ho continuato ogni giorno a controllare il sito della Farnesina, nella speranza che qualche cosa cambiasse….
Solo da pochi giorni, ho fatto pace con l’idea che per tutto il 2020 rimarrò in Europa.

Ho lasciato andare i desideri, comprendendo in realtà che erano dei grandi e grossi attaccamenti, idee, immagini, di come secondo me, la mia vita doveva andare.

L’insegnamento più grande, in questa vicenda, è stato: imparare a lasciare andare.
Mi sono resa conto di quanto il mio ego cercasse di controllare ogni aspetto della mia esistenza: lavoro, vacanze, viaggi, relazioni, ed invece, questa storia, mi ha fatto veramente comprendere in toto, di come, molto spesso è meglio lasciar fare alla vita stessa, perché pare essere molto più intelligente di noi.

Essere a casa in luglio mi ha fatto scoprire una miriade di fiori che vivono e sbocciano proprio davanti alla mia entrata, ho capito anche che uno dei motivi per il quale amo così tanto Bali, sono i suoi splendidi fiori ovunque, che ad oggi la terra, mi sta regalando comunque, forse anche per dirmi “va bene così”.

Ho scoperto esserci laghi vicino a me, che ricordano l’oceano.
Ho capito che questa estate non devo andare lontana, ma devo andare in profondità.
Ho compreso che il viaggio non inizia e finisce con un volo, ma dura una vita intera.
Ho sentito che se si è connessi veramente con l’anima, si è sempre in volo, forse ci voleva proprio una pandemia a fin ché lo capissi nelle membra.
Ho compreso che non programmare è ancora più bello, emozionante,
tutto è inaspettato, tutto può succedere, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo.

Chissà dove mi porterà questa #summer2020, chissà dove ci porterà questo 2020? A me pare verso qualche cosa di grandioso, passando attraverso ripide, sentire tortuosi, mostri giganti ed incredibili avventure, interne ed esterne.

Me l’ero immaginata diversa questa estate…
Ed invece, hai visto Ivanka come la vita ti può sorprendere?
Ti ha fatto capire che non decidi tutto tu.

Oggi sento più che mai, che vivere attimo dopo attimo, secondo dopo secondo, respiro dopo respiro, è il viaggio più bello che io possa fare…

Sono certa che prima o poi ritornerò a viaggiare anche con i miei amati aerei, tornerò a perdermi nei miei adorati aeroporti.
Questo anno però, sto imparando a viaggiare di più con l’Anima che con il corpo, e a dire il vero tutto ciò mi pare essere molto eccitante, misterioso, avventuroso.

Felice #summer2020 anche a te, ovunque tu sia, ovunque tu voglia e sogni di andare, perché l’unica domanda che vale la pena porsi è proprio questa: dove vuole veramente andare la tua l’Anima?

With Love
Radhika Ivanka

Pianeta terra, 1 Luglio 2020

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