Chissà in quanti trovano questa attitudine blasfema.
Forse ti ho già raccontato in qualche post o articolo, della mia più che intima relazione con Dio.
Ebbene, è così intima che più di una volta l’ho ricattato per avere qualche cosa in cambio.
Forse qualche credente “vecchio stampo” si potrebbe scandalizzare davanti a questo mio comportamento, ma se vero che Lui è il padrone di ogni cosa, non è forse proprio con lui che si devono fare patti per ottenere ciò che si desidera?
C’è il detto “vendere l’anima al diavolo”, ebbene io preferisco vendere l’anima a Dio ed il ricatto con Lui per me è una sorta di accordo: “se fai così allora io farò…”
Mi sono successe diverse situazioni in cui ero profondamente in difficoltà, e a chi chiedere aiuto se non al regista, proprietario e creatore di tutto questo universo?
Cerco sempre di cavarmela da sola, ma quando il mondo, i suoi mezzi e le sue persone non sono sufficienti, allora lo disturbo e molto spesso lo faccio con un ricatto.
Forse rimarrai stupito, ma sai che ha sempre funzionato?
Con questo mio modo di relazionarmi a Lui ho capito che: il suo dare per ricevere non è affatto a fini egoistici, non è che Lui necessita qualche cosa da me, ci mancherebbe, è il proprietario di tutto il creato, ma di fatto quella sorta di accordo, se volto sempre al nostro bene più elevato viene realizzato, e perché mai dovrebbe essere il contrario?
Ti racconto questo perché l’ultimo accordo preso con il Boss è avvenuto di recente.
Qualche giorno fa mi succede un fatto molto sconvolgente.
Una situazione particolare tutto ad un tratto salta in aria, ero in un momento surreale e molto complicato della quale avrei conosciuto l’esito definitivo solo dopo qualche giorno.
Decido di meditare e comprendo profondamente che l’unico che può intervenire sulla situazione in questione è Lui.
Speso scordiamo che, se qualche cosa non è modificabile dalla nostra natura umana, la possiamo mettere nelle sue mani e possiamo essere certi che l’esito, se da noi espressamente richiesto, si manifesterà nella migliore situazione per l’evoluzione della nostra anima e non per forza seguendo i piani del nostro ego (spero mi capisci in questo punto perché è molto importante).
Trovandomi in quella situazione da un momento all’altro (credo che sia successo a tutti di ritrovarsi con il mondo crollato addosso), vado davanti al mio tempio, mi rivolgo a Yogananda, che di fatto fa da tramite e gli dico:
“Amico bello, non è che puoi essere il mio Guru e poi lasciarmi in questo guaio, ma ti sembra possibile? Ma mi vuoi proprio così male?”
Io mi arrabbio con Dio quando fa qualche cosa che non mi garba, guardo in su e dico “ma dai, sei un po’ pesante ogni tanto!”
(spero veramente che tu stia leggendo tutto ciò con tono ironico perché lo è, ma sappi che è anche tutto vero).
Medito, rifletto un attimo, prendo carta e penna e stipulo proprio un contratto con tanto di data e firma, non l’ho fatto convalidare da un notaio perché essendo un patto con Dio non era necessario.
Prima di scriverlo però mi sono rivolta ancora al mio tempio e gli dico:
“Allora facciamo così, se mi risolvi questa situazione io ti prometto che… “ e ho fato tre fioretti, che non sono certamente di beneficio a Lui, ma di fatto migliorano me.
Nel mio profondo credo che la migliore attitudine per adularlo sia migliorarsi, esattamente come si faceva con i genitori: “Mamma mi compri la bambolina? Dai ti prego ti prometto che…”.
Era come se avessi bisogno di quella sfida per migliorarmi su alcuni aspetti.
Scrivo il mio contratto e lo firmo in fede.
Dopo qualche giorno la situazione si scioglie, io ottengo ciò che voglio e da quel giorno, ovviamente, devo mantenere fede alle mie parole, non solo dette ma anche scritte (porto quel bigliettino sempre con me per non dimenticarmene).
La parola va mantenuta con tutti, figuriamoci con Lui, il supremo.
Questa recente vicenda mi ha fatto ripensare a tutte quelle volte che l’ho ricattato e di come Lui SEMPRE, mi sia venuto incontro, tranne una volta qualche mese fa.
Ci ho pensato bene e alla fine ho capito che, quel non realizzare la mia richiesta, in verità aveva un senso più profondo, che al momento non potevo vedere ma che con il tempo apparse chiara.
Anche se abbiamo la presunzione di sapere cosa sia giusto per noi, Lui ne sa ancora di più, proprio come i genitori quando eravamo piccoli.
Dio ci ama anche se alle volte non sembra perché ci mette in situazioni complicate, ma la domanda è: che tipo di relazione abbiamo con Lui? Pretendiamo e basta?
Quando siamo in una relazione umana non diamo tutto per scontato, non pretendiamo solamente come fanno i bambini capricciosi, ma sappiamo essere un equilibrio tra dare e avere, tra piacere e supporto, tra risate e lacrime, e allora perché con Lui, Lei o Loro dovrebbe essere diverso?
Perché vediamo spesso il rapporto divino come un soddisfacimento delle nostre richieste senza però accontentare l’altra parte?
In altri casi pensiamo addirittura che questa relazione non esista affatto, che nessuno “lassù ci aiuta” e che dobbiamo fare tutto da soli.
Se fosse stato per noi non saremmo neanche su questa terra e non potremmo godere di tutto il creato, quindi perché rinunciamo completamente al suo supporto arrendendoci?
Negli anni considero questa relazione la più divertente, la più mistica, la più affascinante.
Nessun amante può essere tanto interessante come Lui, perché per attirare la sua attenzione non basta mettersi una minigonna, ma lo si può fare anche in pigiama struccate, perché non è l’abbigliamento che conta, ma la sincera attitudine.
Bisogna entrare al suo livello, penetrare una dimensione diversa, più sottile, comprenderlo non con la testa ma con l’intuito, imparare ad ascoltarlo con sensi sempre più affinati.
Si ogni tanto mi fa arrabbiare perché è un pò dispettoso, ma tutto questo rende la relazione ancora più divertente e avventurosa.
A lui piace stimolarci, non perché ne abbia vantaggio, ma a fin ché possiamo crescere sempre di più ed in questo viaggio, passo dopo passo avvicinarci a Lui.
E’ da quando sono piccola che io e Lui ci parliamo come migliori amici, ci sono stati tempi duri e oscuri, dove io mi sono allontanata, ma Lui c’è sempre stato.
Lui è sempre li, ed è un amico così fedele che non importa quanto dura il silenzio, perché quando vorrai riprendere l’amicizia Lui ci sarà sempre e per sempre.
Io gli voglio bene davvero, mi ha dato la possibilità della vita, tante fortune, tanti strumenti per me e per gli altri, e nonostante combino un sacco di guai, non sfrutto tutto ciò che da e mi perdo facilmente via con la mondanità, Lui è sempre e per sempre con me e ho ben capito quello che conta davvero: la sincera devozione.
I love you my God, come te nessuno mai!
With Love
Radhika Ivanka