Piacere a tutti.
Sarebbe bello vero?
Quante volte ci siamo compromessi?
Ad alcuni piace questa parola, a me no.
“Sai nella relazione ci vogliono dei compromessi“,
vuol dire che ti compri, vuol dire che ti compro-metti.
Personalmente? Preferisco non piacere ed essere ciò che sono.
“Cosi rimarrai per sempre da sola”, quindi?
Dove è il problema? Hai paura di rimanere con te stesso?

Ho passato una vita a compromettermi, prima con la famiglia, poi con la società, poi con gli uomini, con le amicizie, ad un certo punto, uno si dice: “adesso basta”. Accetto di essere umana, accetto di sbagliare, accetto di non piacere a tutti e quindi di non compromettermi.

Qualche hanno fa acquistai un abito semplice, ma meraviglioso, purtroppo, l’ho macchiato con la curcuma, aveva una scritta in giapponese,
tradotta in inglese: “Se non ti piaccio, Sayonara”.
Diventò il mio slogan, ne avevo tanto bisogno in quel periodo,
ero stata lasciata, in malo modo da un mio ex.
Sai non è una questione di ego, non vuole esserci arroganza in ciò che scrivo, ma è un punto di vista oggettivo:
non si può essere simpatici, amati e compresi da tutti.

Quanti miliardi siamo sulla terra?
Se così fosse non saremmo neanche incarnati, saremmo tutti felicemente in paradiso, perché è il posto senza giudizio, dove i Maestri abitano, dove vige solo l’amore incondizionato.

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Se guardo alle mie figure di riferimento nella vita: Gesù, Yogananda, osservo con gioia che anche loro non erano amati da tutti.
Anzi, credo che più sei te stesso, più troverai una serie di persone che ti comprendono e altre che ti attaccano. Perché? E’ nella natura umana dover catalogare, incasellare, giudicare!

Osservo questa vicenda Covid dal mio oblò, e alla fine vedo gente schierata, da una parte o dall’altra, ognuno pronto a prendere la sua posizione, anche io tendo a fare così, sono umana, ma poi ad un certo punto mi sono detta: basta! Chi se ne frega! La mia vita deve andare oltre, se no, finisce che mi ingabbio un’altra volta, mi compro-metto di nuovo verso un’ideologia, una versione, una posizione, io voglio vivere, non rinchiudermi, mi basta già stare dentro una casa, devo anche farlo ideologicamente? No grazie!

Quante volte succede che non diciamo una cosa, non facciamo ciò che vogliamo per paura delle conseguenze? Questo circolo vizioso, per amor proprio, deve finire.

In questi giorni si solitudine, sono continuamente messa alla prova con me stessa, c’è stato un momento, in cui prima di pubblicare un articolo, una storie, mi chiedevo se forse ad alcuni, non sarebbe piaciuta, perché mostravo un aspetto di me del tutto nuovo, sconosciuto, vulnerabile.
Ma nuovamente mi sono detta, ma che te ne frega? Tu sei così, alla fine non offendi nessuno, c’è un animo in te molto spirituale, ma uno anche goliardico, nulla di male, ti stai mostrando per quella che sei, con i tuoi attaccamenti, le tue fragilità, le tue varie sfaccettature.

Quello che promuovo, da quando ho iniziato a parlare è la libertà, e allora adesso non pubblico qualche cosa per paura di non piacere?
Se c’è un altro aspetto che mi sta insegnando ancora di più questa quarantena, per assurdo, è la libertà.

Questo essere ingabbiati nelle nostre scatole dorate, mi sprigiona un senso di espansione colorata, scopro sempre di più che i miei modi di apparire sono molteplici, sono fasici, durante la giornata posso essere ottantadue persone diverse: dormo, mangio, medito, ballo, canto, leggo, scrivo, gioco, guardo, sono personaggi diversi mentre faccio azioni diverse, sono personalità diverse, con attitudini diverse e quindi? Questo determina chi sono? No, determina come appaio in quel momento, determina cosa sto facendo, ma non chi sono veramente, anche perché tutto è filtrato dagli occhi di chi guarda, quindi con tutte le sue proiezioni.

Alcune volte delle persone sono state deluse da me, perché?
Si aspettavano qualche cosa.
Invece sai cosa è il bello della vita?
Non aspettarsi proprio nulla e aspettarsi tutto!
Questa è la forza creativa che c’è in noi, che c’è nella vita!

Ci sarà il sole domani? Chi lo sa! La natura è imprevedibile.
Quanto vivrò? Chi lo sa, non ci sono aspettative.
Se vivi senza aspettativa la vita diventa una giostra di sorprese.

Ci sono delle abitudini che fanno bene, ma alcune ingabbiano, bisognerebbe fare qualche cosa di diverso ogni giorno.
Stupirsi ogni giorno di se stessi e se a qualcuno non piace… Sayonara!

Impara ad essere te stesso, impara a non avere limiti, inibizioni, a non temere il giudizio altrui. I giudizi sono parole, sono pensieri, che cambiano, un giorno ti amano, un giorno ti odiano, ma tu con te stesso dovrai conviverci per sempre.

Esplora le varie sfaccettature delle tue molteplici personalità, cosi da comprendere che sei molto di più!
Non avere paura di mostrarti per quello che sei, perché fin che non ti vivi, non lo scoprirai.
Non rimanere chiuso in quella gabbia fisica, mentale, esplora, sperimenta: sbaglia!

Sai cosa dice il mio Guru?
Un Santo, è un peccatore che non si è mai arreso!

With Love

Radhika Ivanka

Casa, 8 Aprile 2020