“Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato”.
Non le ho inventate io queste parole, ma uno di cui secondo me ci si può fidare, Gesù. Di frasi cosi ispiranti dette da Maestri illuminati e realizzati ce ne sono molte, ed è per questo che in questo mese ci focalizzeremo sull’importanza del non giudicare, ma non solo gli altri, ma anche e soprattutto noi stessi.
Secondo me la più alta forma di spiritualità, è la capacità di osservare senza giudicare. Giudicare è un abitudine nata in noi dalla tenera età. Siamo abituati al giudizio, che ci viene dato in primis dalle persone che più ci amano: la famiglia, la scuola, già da piccoli ci insegnano che tutto quello che facciamo verrà valutato con un numero, addirittura quando andavo io a scuola, il mio operato veniva etichettato con parole del tipo “bene, benino, ottimo, pessimo”.
Riesci a capire l’impatto psicologico che abbiamo ricevuto già dalla tenera età? Per non parlare poi, di quando cresciamo, tutto è valutato su quello che hai, su quello che fai, in Italia siamo maniacali per l’outfit, non a caso Chiara Ferragni (che stimo moltissimo) è diventata una delle donne più influenti al mondo, per cosa? Per come si veste!
I social media ed i media in generale fomentano tutto questo, perché farti sentire sempre in difetto o comunque carente in qualche cosa, ti porta sempre di più ad essere insoddisfatto e quindi a consumare. Ma non entriamo qui in merito a questo, perché il punto dell’articolo è un altro.
Questi erano solo degli esempi per farti capire quanto nella vita siamo da sempre stati abituati al giudizio, pensa che addirittura ne abbiamo uno universale! Non solo gli amici, la famiglia, i media, la società, il capo, ma anche Dio, colui che in teoria ti ha creato a sua immagine e somiglianza: ti giudica e ti giudicherà, ma come è possibile tutto ciò?
Dobbiamo da oggi imparare a scardinare questa abitudine che la mente ha creato, perché? Perché se siamo nel processo dell’amore totale verso di noi, non dobbiamo mettere più paletti. Non possiamo pensare di amarci totalmente solo quando saremo diventati “giusti” secondo i nostri stereotipi o quelli degli altri, ma dobbiamo iniziare a farlo ora, così come siamo, e siccome tutto ciò che ci circonda, è una proiezione della coscienza cosmica, dobbiamo imparare a non giudicare neanche gli altri.
Bella sfida vero? Lo so, ma è un passo davvero molto, molto importante per arrivare ad una qualità di amore, che non sia quella narcisistica ed egoistica, ma pura ed incondizionata.
L’esercizio da oggi è semplice, (semplice non vuol dire facile), accorgiti e correggiti tutte le volte che fai un pensiero, che dici una parola giudicante verso di te e o verso qualcun altro. Ovviamente non vuol dire non avere idee o non saper discernere, ma c’è una bella differenza nel pensare: “sono un fallito” dal “devo fare in un altro modo”, oppure “come sta male quella vestita cosi” dal “che abbigliamento particolare!”.
Quello che cambia è proprio la vibrazione della parola, se tu dai un giudizio negativo è un giudizio “cattivo”, senza amore e senza nessuna utilità; se tu fai un pensiero, una considerazione con amore, la qualità, la vibrazione del pensiero e della parola cambia, e cambia dentro di te, anche quando lo rivolgi a qualcun altro, mi capisci? Sono certa di si.
Quando qualcuno fa qualche cosa che ci urta tanto, chiediamoci sempre perché? Quale corda interiore smuove dentro di noi che ancora non abbiamo risolto? Imparare a non giudicare e a non giudicarci, ci libera profondamente.
Osserva anche quanto fai o non fai delle cose per la paura del giudizio altrui, se tu impari a non giudicare e a non giudicarti, non te ne importerà più nulla, perché il più severo dei giudici sei tu.
Quando punti un dito verso qualcuno, ricorda che tre delle dita sono rivolte verso di te.
Bene caro amico yogi, spero che con questo articolo tu possa trovare una leggera ispirazione sul fatto che l’amore e la libertà interiore sono qualche cosa che partono da dentro di noi, iniziando a correggere: i nostri pensieri, le nostre parole e di conseguenza le nostre azioni.
Questo cammino durerà un vita, non avere fretta, alle volte inciamperai, alle volte ti fermerai, alle volte tornerai indietro, ma l’importante è non mollare mai.
A giudicare sono capaci tutti, mentre amare incondizionatamente è roba per i più coraggiosi.
Quando esci di casa, ricordati che il mondo può essere un posto più bello e felice anche grazie a te, non importa cosa fanno gli altri, crea attorno a te un aurea di amore, gioia e serenità.
Chi vorrà questo ti starà vicino, chi cerca altro se ne andrà, “lascia venire ciò che viene, lascia andare ciò che va” Cit. Yogananda
Con amore
30 Settembre 2019