Canzone consigliata “Despidase bien” di Carin Leon

E’ passato qualche mese da quando non piangevo così in pubblico.
La perdita di mia madre mi aveva reso particolarmente vulnerabile.
Quando venni a conoscenza che non aveva ancora molto tempo, scoppiavo a piangere ovunque: in posta, al bar, a casa.
Un dolore troppo grande da sentire quella della perdita di un caro, ma purtroppo è un dolore che tutti prima o poi dobbiamo sopportare e attraversare.

Ma cosa c’è dietro a questo vuoto incolmabile? Cosa c’è dietro ad una perdita?
Bè per me c’è il bellissimo tempo che ho passato con mia madre e che non tornerà mai più, anche se vivo sempre nei miei ricordi, anche se mi sento profondamente grata di averlo potuto vivere con lei fino all’ultimo.

In questi mesi mi sono distratta: viaggi, amici, vacanze, cerimonie, mare, sole, baci.
Ma questa mattina sono scesa in spiaggia presto e non ho potuto fare a meno di vedere che c’era una madre con la figlia, proprio come io e te che dopo colazione scendevamo al mare, quando eravamo in vacanza insieme.

Quella donna mi guardava e sorrideva, come solo una mamma sa fare, come se sapesse cosa stavo provando in quel momento.

Io non sono madre ma quando vedo le donne che lo sono, mi appare una luce speciale nei loro occhi, vedo la capacità di amare incondizionatamente, cosa che noi senza figli, dobbiamo impararlo in altre relazioni.

Mi guardava e sorrideva, e come potevo non pensare a te mamma?
Come potevo non pensare a quei momenti insieme?
Alle colazioni, ai pisolini, alle telenovele, allo shopping, a mangiare insieme.

Lo so, sono cose che posso fare da sola, con le amiche e con le sorelle che mi hai lasciato, ma Mamma, non è come stare con te.
Eh che mi manchi, mi manchi da morire.
E io ancora non lo so come si fa a vivere senza di te, perché mi sento sempre piccola.

Così non c’è l’ho fatta e sono scoppiata a piangere ancora una volta, senza controllo, senza paura, perché ci vuole coraggio anche a sentire e a vivere il proprio dolore di fronte agli altri.

Poi sono salita in casa e ho iniziato a scrivere, cosa che faccio quando mi vengono questi momenti, e se non basta a farmi passare questa tristezza allora lo sai cosa faccio mamma?
Leggo, perché una delle cose che mi consola immediatamente da questo vuoto incredibile è il Maestro, è Yogananda.

Ti abbraccio mamma, ovunque sei e ovunque sarai e noi sempre vive in Lui.

Da “Come amare ed essere amati”
di Paramhansa Yogananda


La luna ride degli amanti che si sono giurati amore eterno, perché i loro teschi sono adesso sparpagliati sulla terra, e nessuno può più parlare di quell’amore umano.
Tuttavia, il vero Amore dice: “Lasciate che la luna ed il destino ridano della mutevolezza e dell’ impermanenza degli esseri umani, tanto non potranno mai ridere di Me.
Sono io che ho spezzato queste prigioni di carne e ossa, in cui l’uomo ha voluto imprigionarMi per sempre. Tuttavia, bada bene, nonostante abbia spezzato i loro amori umani, ho attirato le loro anime lungo il sentiero degli spasimi sinceri, per condurle nel mio nascondiglio, nel cuore di tutto lo spazio. E’ qui che in fine, i veri amanti riposeranno in eterno nella mia beatitudine infinita e sempre nuova.
E’ il mio amore eterno che hanno cercato nelle altre forme inferiori d’amore.
”L’ Amore Divino dice a tutti: “Se Mi ami, non mi amerai in un unico essere, ma in tutti gli esseri viventi. Ricorda, anche se hai provato ad intrappolarMi in un’unica persona, alla fine Io distruggerò il corpo che la contiene. Lo faccio affinché tu possa imparare a trovarMi in tutti gli esseri viventi”

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