Caro Yogi, eccoci alla seconda parte di questo meraviglioso Chakra: Manipura.
Come vedi caro amico, piu’ saliamo lungo la nostra colonna,
piu’ ci accorgiamo di come questi elementi sono complementari tra loro.Muladhara ci da stabilità, disciplina, equilibrio;
Swadistana ci insegna ad essere adattabili, sensuali, fluidi.
Manipura ci chiama all’azione, alla forza di volontà.
Manipura è quella parte di noi che non dice mai di No a se stessa,
ma vive costantemente nel desiderio di manifestare la propria luce.
Ti do un compito per queste due settimane:
esercitati, guardando le altre persone, a capire se il loro fuoco è spento, eccessivamente acceso o ben equilibrato.
Ci sono delle caratteristiche molto evidenti: la luce negli occhi, l’incarnato del viso, la postura, il modo in cui si parla.
Possono essere anche persone con la quale non interagisci direttamente,
ad esempio quando sei seduto sul treno e osservi chi viaggia con te.
Il nostro sole interiore ha un bioritmo allineato con il sole celeste,
infatti il nostro picco massimo digestivo è nel mezzogiorno, per questo è sconsigliabile mangiare di notte.
I nostri organi funzionano ad energia solare! Meraviglioso!
Il fuoco ha proprietà uniche di trasformazione e purificazione.
L’acqua cambia forma, ma il fuoco è l’elemento che glielo permette,
capisci la differenza tra i due chakra?
Piu’ analizziamo questi magici ingredienti di cui siamo fatti,
piu’ capiamo che dentro di noi esiste veramente tutto per sentirci completi!
Il pianeta associato a Manipura è Marte,
il metallo il ferro, i cibi che stimolano questo terzo centro sono le tutte spezie, aglio e cipolla,
cibi molto saporiti in genere e di colore giallo: peperoni, limoni, banane.
Le pietre che stimolano Manipura sono: il quarzo citrino, l’ambra, l’occhio di tigre.
Negli step dell’ Ashtanga yoga di Patanjali Manipura corrisponde alle Asana, che rappresentato il nostro autocontrollo e potere del corpo.
Eccoti a te un’altra bella meditazione che puoi fare in queste due settimane.
Trataka aumenta la concentrazione e purifica gli occhi.
Siedi dritto in modo rilassato o sul pavimento o su una sedia.
Mantieni una candela che brucia ad una distanza di 20 o 40 centimetri dagli occhi.
Utilizzare un tavolino di altezza adeguata, per assicurarti che la candela sia allo stesso livello degli occhi, in modo da poter guardare dritto verso la fiamma senza inclinare la testa verso l’alto o verso il basso. Rendi il corpo stabile e guardare il punto luminoso della fiamma appena sopra lo stoppino.
Evita di guardare dall’alto la fiamma altrimenti sfarfallerà e perderai la concentrazione.
Guarda o nel punto rosso vivo appena sopra lo stoppino o il puntino rosso nella parte superiore dello stoppino stesso. Questo è più probabile che sia stabile rispetto al resto della fiamma.
Ammira la fiamma senza battere gli occhi. Con la pratica, si può partire da pochi secondi a qualche minuto senza battere le ciglia. Praticando, vedrete che percepirete solo la fiamma.
Il resto del campo visivo, compreso il corpo lo dimenticherai. Perderai coscienza del corpo e si ti sentirai uno con la fiamma.
Quando gli occhi si stancano, lentamente chiudili e rilassati. A volte, gli occhi possono lacrimare. Tienili chiusi fino a quando non tornano normali. Quando gli occhi sono chiusi, cerca di vedere l’immagine della fiamma nello spazio davanti alla fronte. Visualizza questa fiamma interna fintanto che appare.
Lentamente apri gli occhi. Puoi sbatterli un paio di volte per allentare lo sforzo.
Ripeti questo processo più volte in base al tuo interesse.
Spero che anche questo breve articolo sia stato per te un opportunità di conoscere al meglio
i tuoi cari alleati Chakra.
Ci vediamo in classe e alla Masterclass per approfondire tutto cio’!
Felice cammino Anima Infinita ed Eterna
Hari Om Tat Sat
Radhika Ivanka