Canzone consigliata per questo articolo
“Things are changing” di Danny Musengo
Nessuno può negare che questo sia uno dei periodi più trasformativi mai visto da noi sul pianeta e non possiamo negare, se abbiamo un minimo di sensibilità, di come e quanto, questa trasformazione sia in atto anche in noi stessi, mettiamoci pure che è settembre, il mese dell’anno più catartico per me.
Le giornate si accorciano, le foglie cadono, inizia a far fresco, ci prepariamo ad una lenta morte, la possiamo vedere nella natura che corrisponde ad una nostra lenta trasformazione.
Questi processi sono sempre in atto, anche se per pigrizia umana, vorremmo che tutto rimanga sempre uguale, ma di fatto, niente è così.
Il nostro corpo cambia, anche se ha cinquant’anni vogliamo dimostrarne venti, la natura è ciclica, anche se vogliamo mangiarci le ciliege e gennaio;
le relazioni sono in evoluzione, anche quando cerchiamo di tenerle insieme con la colla, tutto è in un processo di trasformazione costante, anzi mi verrebbe da dire che, l’unica certezza che abbiamo è proprio il cambiamento.
Lentamente moriamo anestetizzati, se ci fossilizziamo in un’idea, in un lavoro, in una storia, senza stare al passo con il processo creativo della vita che è trasformazione per eccellenza.
Sai che fatica si fa a tenere in piedi tutto quello che sta crollando?
Una fatica invero simile, come se una casa stesse cadendo a pezzi e tu stai li sotto a perdere tempo ed energia cercando di tenere in piedi quei muri che ti stanno crollando addosso, non è solo pericoloso ma pure inutile.
Personalmente, periodicamente faccio dei salti in avanti, non perché io sia un fenomeno, ma è la vita che ci spinge sempre a farli, noi possiamo solo decidere se rimanere li a muffire o decidere di fare il passo verso il processo che ella stessa ci chiede.
Sono sincera, mi spaventa sempre molto quando arriva quel periodo di trasformazione, c’è una parte di me che trema dalla folle paura di fare quel passo inevitabile.
Ora sono in uno di quei momenti, ma questa mattina mentre meditavo ho compreso che questo timore è solo mentale, nel senso che la nostra eterna e giovane anima di cui siamo fatti, ama l’insicurezza, ama l’avventura, ama l’instabilità, perché spesso quello di cui siamo convinti, sono sicurezze effimere, gabbie d’oro finto, che ci siamo costruiti da soli.
Mi fa molto sorridere, la frase che si vede spesso ormai ovunque:
“in totale sicurezza”, si mi fa sorridere, perché di sicuro non c’è proprio niente e il bello inizia quando accetti questo concetto:
“non c’è niente di sicuro“, così allora, la vita diventa bellissima, entusiasmante e non un monotono susseguirsi di eventi che accadono perché te li sei programmato, o peggio ancora, qualcuno li ha programmati per te. Quando ti lanci all’instabilità del tutto e della materia, inizi a fluire, a danzare con la vita stessa, ogni giorno è nuovo, ti può portare ovunque, perché quando impari a restare presente a te stesso nulla ti spaventa più o se lo fa è un emozione che può essere piacevole, amorevole, alle volte estatica.
Una volta, una coppia di maestri, mi ha raccontato una storia bellissima:
c’era un bambino in un’alta montagna, tutto solo in mezzo ad una forte tormenta, vedendolo istintivamente gli chiesero:
“Bambino, ma cosa fai qui? Ti sei perso?”
“Come faccio a perdermi? Io sono qui”
Non è magnifico questo insegnamento?
Quante volte ci siamo sentiti smarriti?
Ma come facciamo a perderci? Noi siamo qui!
La vita è magicamente incredibile e dentro di noi si cela il suo mistero, quando diventiamo capaci di ascoltarlo e viverlo, nulla ci fa più paura, neanche l’errore più grande, neanche la trasformazione più enorme.
Io credo che questo sia il periodo migliore per lasciare andare quello che non ci serve più, possono essere oggetti, relazioni, fobie, forme pensiero, emozioni, paure…
Possiamo lasciare andare quello che più ci spaventa.
Tutti abbiamo quella paura enorme dentro, di fare quella cosa che da sempre desideriamo, per me è venuto il momento, perché l’unico compito che abbiamo su questa terra è di essere felici e quando non lo siamo, significa che è venuto il momento di cambiare.
Sei pronto a fare il salto?
Radhika Ivanka
Pianeta Terra, 9 Settembre 2020