Devo essere sincera, questi due ultimi anni alla fine li sto amando e continuo fortemente a credere che nulla arrivi per caso.
Siamo spesso incastrati in delle situazioni che possono essere di carattere mentale, emotivo, situazioni lavorative, famigliari della quale non riusciamo a venirne fuori, perché?
Perché fondamentalmente abbiamo un’incredibile paura di lasciare andare delle finte e dolorose certezze.
Abbiamo una paura incredibile di essere felici, perché questo presuppone lasciare morire una parte di noi, quella parte triste con la quale ci siamo identificati, alla quale ci siamo aggrappati per un certo periodo della nostra vita.
Se però vogliamo vivere e non solo sopravvivere, arrivano dei momenti, in cui dobbiamo lasciare andare queste certezze, e anche se sembra una frase scontata, è una verità che coinvolge tutti.
Nella nostra mente razionale delle volte creiamo delle prospettive, delle realtà, dei sogni che poi molto spesso, urtano fortemente con quello che la vita ci propone ed invece di fluire, lasciar correre e cambiare direzione, ricordandoci che la vita è molto più intelligente di noi, ci aggrappiamo, come fanno i naufraghi, su quella unica zattera creata dalla nostra stessa mente binaria, senza accorgerci che poco distante, esiste un’isola intera tutta per noi, tutta da scoprire e sulla quale possiamo finalmente fare l’esperienza avventurosa della vita.
Non c’è nessuna sicurezza in questo mondo, nessuna, ma tutto sommato noi continuiamo ad illuderci che certe cose sono così e non devono cambiare mai.
Sono processi che faccio di continuo su me stessa e sono processi che vedo fare a chi segue i miei percorsi, ai miei amici, alle persone che conosco e mi accorgo, che la sofferenza nasce quando non vogliamo lasciare andare.
Alle volte dobbiamo abbandonare un’idea, un concetto, un immagine di come le cose devono andare, di come le persone si dovrebbero comportare, si perché abbiamo anche questa terribile presunzione sugli altri, non solo su noi stessi.
Mi sono resa conto di quante cose ho dovuto lasciare andare in questi due anni, all’inizio cercavo di tenere insieme con la colla, con i puntelli quello che oramai si era rotto da tempo, ma poi mi sono accorta che di quello che c’era prima non era rimasto nulla e quindi?
Avrei dovuto rimanere li con quell’immagine del passato?
Avrei forse dovuto tornare indietro?
Certo che no…
Perché mi sono accorta che davanti a me c’erano infinite possibilità che prima non avevo neanche considerato.
La paura è sempre quella nemica che non ci permette di evolvere, anche se a me inizia a stare molto simpatica, sta veramente diventando mia amica, la mia migliore amica, perché sento che quando viene a farmi visita è il momento giusto per fare quella cosa tanto temuta.
Lasciare andare è un modo bellissimo per riconnetterci alla nostra parte femminile, imparare a perdere quella mania di controllo tipica dell’umanità occidentale, che vuole decidere non solo se avere figli ma di che colore devono avere gli occhi.
Se solo imparassimo veramente a stare nel flusso della Sua intelligenze ed invece che preoccuparci di decidere, potremmo iniziare semplicemente a farci guidare, trasformare, come fa il polline, come fanno le foglie, come fanno le ghiandaie per volare, che non sono li in maniera maniacale a sbattere le ali, ma semplicemente le aprono e si fanno trasportare dalle correnti, ascoltano il flusso del vento e diventano loro stesse piume che volteggiano con il meno dispendio d’energia possibile.
Mi ci è voluto tanto ad arrivare a questo stato di consapevolezza e soprattuto a metterlo in atto, e devo sempre stare un po’ all’erta a non farmi prendere di nuovo da quella mania di controllo…
Ma ora che ho capito, la vita mi sembra un’avventura pazzesca dove in ogni giorno, in ogni attimo, in ogni instante non so mai cosa succede, ma so che è perfetto, è giusto, è magico e io voglio farmi sorprendere da Lei, la Vita, senza più intervenire, senza più opporre resistenza, senza più avere la presunzione di essere io a decidere.
Voglio farmi guidare come si fa nel ballo di coppia, voglio farmi ispirare osservando la natura, sentendo che la vita mi parla nelle orecchie, senza che io accendi la musica, senza che io apra gli occhi.
Voglio lasciarmi stupire da Lei, perché sa molto meglio di me cosa sia giusto per crescere ed essere felice.
With Love
Radhika Ivanka