IL VIAGGIO DELLO YOGA è un viaggio che non finisce mai e quando scrivo mai, non intento solo in questa vita, intendo per l’eternità.

Un concetto difficile, per una mente razionale e duale, ma è la meta ultima, di questa storia chiamata Yoga.

Lo yoga non si fa e non si pratica, perché? Perché tutti siamo yogi, tutti noi siamo anime incarnate alla ricerca dell’eterna pace e quindi? Non è forse dove lo yoga ci vuole accompagnare?
“Io pratico yoga” è una semplice illusione dell’ego.

Noi siamo anime eterne, senza confini, viviamo nello stato della grazia da sempre e per sempre e lo yoga è un insieme di tecniche, filosofie e pratiche che, piano piano, vita dopo vita, ci vuole guidare alla realizzazione di chi siamo veramente, ossia: SAT CHIT ANANDA coscienza, eternamente beata.

Più mi immergo consapevolmente in questo cammino e più realizzo di essere una principiante, ma non ho fretta, proprio perché la vita è eterna.
In questa estate, per puro caso, mi sono trovata ad affrontare una delle quattro vie dello yoga, ossia il karma yoga, l’azione disinteressata, qualche cosa che pensavo di conoscere, ma che in verità, era solo un concetto teorico perché alla pratica vi ero ancora molto lontana.

Nella Bhagava Gita, quando Krishna istruisce Arjuna allo yoga, gli presenta 4 vie: Bhakti yoga, la via della devozione, Karma Yoga, la via dell’azione disinteressata, Jnana Yoga, la via del discernimento e Raja Yoga, lo Yoga reale, ossia la via della meditazione che conduce alla realizzazione del Sè.

La multitudine di stili che conosciamo ad oggi in questa epoca, sono ancora l’illusione della separazione, mentre lo Yoga, ci vuole portare all’unione, allineando le nostre tre componenti principali di corpo, mente ed anima, all’anima cosmica, Dio (devozione).

In questo giorno, in cui in tutto il mondo si celebra questa via di ricerca, ricordiamoci che lo yoga è la via della realizzazione interiore, l’unione, attraverso la decomposizione della nostra personalità e del nostro ego con il tutto (meditazione).

Una cosa che ho compreso in questi anni di pratica è l’importanza di avere un Maestro, scegliere (discernimento) un raggio specifico, in questo infinito mondo e proseguire senza tregua verso quella via.

Forse la realizzazione non avverrà in questa vita, oppure forse arriverà in un attimo, poco importa (azione disinteressata), perché noi in verità siamo già esseri realizzati, usiamo la pratica (meditazione), semplicemente per togliere quelle cortine davanti ai sensi, che ancora coprono la percezione di chi siamo veramente…

Felice Solstizio, felice giorno della Luce, Felice giornata dello Yoga

Augurando ad ognuno di noi la realizzazione interiore

With Love
Ivanka

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