C’è sempre un giorno quando viaggio in cui mi ammalo, cose di poco conto, ma c’è sempre quella giornata in cui mi devo fermare, in cui devo rallentare, difficile in un posto come questo, dove in ogni secondo c’è qualche cosa di stupefacente da vedere e nella quale avventurarsi, ma oggi è stato quel giorno in questo viaggio.
Non sono riuscita a muovermi fino quasi le 4 del pomeriggio, poi ho deciso, dopo una doccia, di andare a mangiare qualche cosa, in posto qui vicino e di fare una passeggiata nel quartiere dove si trova il mio hotel.
Una zona incantevole, contadina, dove ancora trovi le donne nel fiume a fare il bagno e a lavare i panni, dove per la strada incontri galli, polli, cani, gatti, fagiani, mucche, papere, dove ogni Balinese che incroci ti sorride e ti saluta con gli occhi, perché l’inglese non tutti lo parlano.
Mi sono innamorata, e mi sono innamorata di questa Isola.
E’ la quarta volta che torno a Bali nel giro di un anno e mezzo, e dopo la prima volta, ammeto che c’è sempre stata la paura di rimanerne delusa, di non vedere più questa terra con gli occhi incantati della prima volta, ma invece no, ogni volta accade sempre l’opposto.
Ogni volta è un amore che si alimenta sempre di più.
Starei delle ore a camminare nel suo verde, ad annusare i suoi odori, a salutare il suo popolo che sorridere con quegli occhi dolci che mi fanno emozionare e mi rendono bella.
Mi sono innamorata della sua semplicità, della sua devozione, del suo mistero, del suo saper vivere costantemente nell’unione tra umano e divino.
La settimana prossima inizia una celebrazione, per il quale, secondo il loro induismo, per dieci giorni, Dei e Dee scendono sull’isola per benedirla.
Capisci la differenza del loro rapporto con Dio?
Ogni giorno per tre volte al giorno fanno delle offerte attorno la loro casa che è un tempio, perché prima costruiscono il tempio e poi dentro ci fanno la casa, non è che nel posto sacro ci vanno, nel posto sacro ci vivono e non solo, l’onorano, lo rispettano e lo celebrano tutti i giorni, per tre volte al giorno.
Non trovano il tempo di pregare, trovano il tempo di fare tutto il resto tra una preghiere e l’altra.
Io mi sono innamorata di questa terra perché è generosa, mistica, magica, le piante ti parlano, i fiori ti guardano e gli Dei vegliano su di te, in ogni istante.
Il profumo del frangipane si mescola a quello degli incensi, che bruciano ovunque, e anche se le strade non sono perfettamente pulite, l’odore cattivo non potrà mai superare i profumi deliziosi che emana questa terra.
Quando alzi gli occhi di giorno, ti accorgi di quanti bambini stanno giocando, perché il cielo è trafficato da aquiloni, davanti alle case ci sono i marciapiedi disegnati con i gessetti colorati, perché i bimbi giocano ancora cosi qui.
Ci sono posti che ancora prima di partire ti mancano già, ci sono posti dalla quale non vorresti partire mai, ci sono posti che quando lasci pensi a quando potrai tornarci.
Ci sono posti che quando l’aereo decolla e si stacca dal suo suolo, un pezzo del cuore cade e rimane li con quella terra, e questo a me accade qui, in questa isola magicamente cosmica, atomica, stratosferica.
Questa isola mi ha regalato sempre momenti speciali, momenti catartici, momenti di cambiamento e trasformazione profonda, di guarigione animica, fisica ed energetica.
Ci sono posti che puoi fotografare, descrivere, disegnare, spiegare, ma nulla al mondo potrà farti capire cosa sono realmente se non l’esperienza diretta.
Non pensavo fino ad oggi che mi potessi innamorare di un paese, ma qui mi è successo.
Oggi per la quarta volta ho capito che come mi fai stare tu, nulla al mondo ne è capace.
Isola del mio cuore, già mi manchi e ancora quel decollo non è iniziato.
Isola del mio cuore prometto di tornare presto da te.
Isola del mio cuore, una parte di te sarà per sempre mia e una parte di me sarà sempre tua.
Grazie Isola del mio cuore come te nessuno mai.
Ubud, 21 Luglio 2019