Quante volte ringrazi la vita in una arco della giornata? Spero tante, una teoria di fisica quantistica sostiene che più sei grato alla vita , più la vita di darà motivi per esserlo ancora di più.
Quando nel 2009 la mia vita è cambiata radicalmente, di conseguenze a scelte fatte, iniziai a coltivare un profondo senso di gratitudine per semplici e piccole cose, come: avere un corpo, poter avere degli amici, permettermi di fare la colazione al bar, vedere un tramonto, riposarmi in un comodo letto, respirare.
Molto spesso diamo per scontate una serie di cose che non lo sono affatto. Einstein sosteneva che ci sono due modi di vivere la vita: uno è pensare che niente è un miracolo, l’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo. Quando sei nel percorso di amor proprio, devi iniziare a pensarti come un vero e proprio miracolo, tutto ciò che ti accade e non è un miracolo.
Questa attitudine di profonda gratitudine, non solo per ciò che ci piace, ma soprattutto verso ciò che ci è scomodo, sviluppa con il tempo, altre tre grandi componenti, per potersi amare totalmente: compassione, tolleranza e comprensione.
La compassione è un atteggiamento miracoloso e meraviglioso che si può iniziare a coltivare verso tutte quelle persone che non comprendiamo o che magari nella vita ci hanno fatto soffrire. Quando qualcuno agisce violentemente verso qualcun altro, non solo fisicamente, ma anche verbalmente e psicologicamente, lo fa perché non ha una maturità emotiva, come un bambino che arrabbiato scaglia un sasso verso l’amico. Spesso chi si atteggia così, dentro di se ha un dolore immenso, essere compassionevoli ci porta ad essere anche comprensivi.
Un altro grande della storia che stimo moltissimo è Giordano Bruno che scrisse: “non ci sono uomini cattivi, ma solo uomini infelici”, è’ vero. Prova a pensarci, conosci qualcuno di violento cattivo e veramente felice? No, perché la vera felicità parte da un cuore aperto e sereno, esattamente l’opposto di chi emotivamente è ermetico.
Tu cosa vuoi essere? Felice, grato, tollerante, compassionevole, comprensivo e amorevole o triste, cattivo, giudicante, intollerante? Non ho dubbi sulla tua scelta, se no non leggeresti questo articolo, non faresti comprato questo libro o non saresti incappato in questo blog.
Yogicamente la teoria della reincarnazione è una fatto provato in diversi contesti, e ragionando in questi termini non possiamo mai giudicare qualcuno per i suoi atti, perché chissà chi siamo stati noi nelle vite passate, chissà cosa abbiamo fatto.
La vita è un percorso che non ha un termine di scadenza, come i limitati sensi ci fanno credere, ma una scuola che dura all’eterno, fino a quando finalmente ci fonderemo consapevolmente con la coscienza del tutto e diventeremo l’Uno.
Anche se non credi nella reincarnazione, comprendi comunque che nel percorso della vita, a meno che non sei un santo, degli errori gli abbiamo commessi tutti, tutti abbiamo ferito qualcuno, volontariamente o involontariamente.
Quando coltiviamo la compassione, la comprensione e la tolleranza il nostro cuore si apre sempre di più e quelle tre attitudine le vivremo anche verso noi stessi.
Qualcuno di famoso disse “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, capisci? Non è facile, lo so, ed è per questo che la gratitudine ci apre a questi tre portali d’amore.
Ti invito a fare un esercizio molto semplice e molto bello: prendi un quadernino, o se hai il tuo diario, e ogni mattina appena sveglio scrivi 5 motivi per il quale devi essere grato, lo stesso fai alla sera, prima di andare a dormire, cerca sempre nuovi motivi per esserlo, non devi essere grato per grandi cose, ma anche le più semplici, ad esempio: sono grato di aver incontrato lo yoga, grato di avere una casa. Ci sono così tanti motivi per il quale essere grati, più farai questo esercizio e più te ne accorgerai.
Bene caro amico, spero che anche questo breve articolo possa essere stato d’ispirazione per te, per la tua pratica e per il tuo cuore che sempre e sempre di più comprende e comprenderà che la fonte dell’amore è illimitata, incondizionata, un portale sempre aperto, dove ci si può connettere all’infinito, come l’universo.
Ti voglio bene, ti auguro il meglio e grazie di esistere e di essere ciò che sei
13 ottobre 2019