Questa mattina mi sono svegliata molto presto, ho ancora il jat lag…
Avevo voglia della colazione nel letto… è un rituale che adoro e ogni tanto quanto ho molto tempo, me lo concedo.
E’ bello farsi le coccole, non sempre abbiamo affianco chi c’è le fa e comunque anche se fosse io adoro farmi le coccole, fare quelle piccole cose che mi rendono principessa…
La colazione a letto, comprarmi dei fiori, farmi un regalino, magari un vestitino.
Non sono un amante dello shopping, ma l’altro giorno ho preso la scusa dei saldi e mi sono comprata delle cosine che adoro, particolari che mi piacciono un sacco.
Un’altra coccola, si mi coccolo tutti i giorni, perché ho imparato a volermi bene, ho capito che se non sto bene con me stessa non sto bene con nessuno e non aspetto che siano gli altri a trattarmi come vorrei, lo faccio da me.
E’ importante ascoltarsi e capire cosa è giusto e meglio per noi.
Questa mattina mentre mi preparavo la colazione: frullato con banana, mela, mandorle, cacao crudo e proteine vegane, pensavo a tutte le teorie sull’alimentazione, tipo: digiuno fino alle 12.00, solo frutta la mattina, carboidrati, proteine, il caffè no… Io amo il caffè a letto.
Ma cosa fa bene e cosa no? Fa bene quello che ti rende felice, fa bene quello che ti va in questo momento, domani sarà diverso, ieri era diverso oggi è cosi’.
Ieri sera dopo che tornavo a casa dalla lezione di yoga, una lezione molto intensa, grazie al satellite luna che era piena come non mai, riflettevo su questo: Tutto nella vita è transitorio, tutto nella vita è in continuo cambiamento, c’è lo ricorda il respiro in ogni istante, c’è lo ricorda la luna ogni mese,
c’è lo ricorda il sole, le stagioni, il nostro corpo, le nostre cellule, ma noi ci incaponiamo e resistiamo incredibilmente a questa natura della vita.
Ogni tradizione spirituale ci insegna che il momento presente è l’unica realtà, non c’è nulla di più vero.
Più proseguo nel mio percorso, più mi rendo conto che questo è quello che serve per vivere una vita piena, autentica e profonda.
Vivere nel presente, essere consapevoli di quello che accade dentro di noi, nel nostro corpo, nella nostra mente, nelle nostre emozioni e se non ci piace possiamo cambiare, perché questa è la natura delle cose.
Perché l’essere umano perde la calma? Perché non vede la realtà per quella che è, perché si fa coinvolgere da quello che è la trasformazione continua della vita.
Non accettiamo due chili di troppo, quattro rughe che inevitabilmente arriveranno, non accettiamo che le persone se ne vanno, non accettiamo che quello che una volta ci piaceva ora non ci piace più.
Immagina se la terra facesse lo stesso ragionamento e non si muovesse mai: non esisterebbe la vita.
Immagina se le nostre cellule del corpo non volessero mai cambiare, saremmo morti dopo pochi giorni, immagina se il nostro respiro non volesse mai lasciare andare l’anidride carbonica…
Quando osservo la natura delle cose, la natura della terra tutto mi è molto più chiaro, quando leggo insegnamenti di grandi Maestri li vedo riflessi negli animali, negli alberi, nella pioggia, nel sole, nella vita.
Dentro ognuno di noi vive un grande saggio, un saggio eterno che tutto sa e tutto conosce e si limita ad osservare questi cambiamenti duali, si limita ad osservare le diverse fasi della vita, che assomigliano a quelli della luna: la crescita, la piena maturità, il decadimento e la morte, ma non per questo si dispera perché sa che la vita continua, ci sarà un’altra luna, un altro sole, altre tempeste, altri cambiamenti ma la realtà, l’essenza della coscienza sarà sempre la stessa: un oceano infinito di calma, beatitudine e pace.
Mi rilassa molto pensare di essere eterna, lo so che il mio corpo non lo è, ma la mia coscienza si, quando inizio a pensare in questi termini mi calmo.
Perché corri? Perché hai paura di perdere? Perdere cosa e chi?
Niente ci appartiene veramente, se non noi stessi e noi non possiamo perderci mai, mai mai e poi mai.
Magari perdiamo la via giusta, capita, chi non si è mai perso per una città, per una strada, io la faccio di continuo, anzi ogni tanto lo faccio proprio apposta, quando sono in un posto nuovo inizio a camminare fino a non sapere più dove sono, fino a non riconoscere più nulla di famigliare attorno a me, perché la cosa più famigliare che ho è nel mio cuore, ed è da li che ritroverò sempre la strada di casa.
Dovremmo vivere cosi ogni giorno, pensando che siamo eterni, non esiste fine e non esiste inizio ma solo trasformazione, come l’acqua: scorre, gela, si scioglie, evapora, va nel cielo e poi torna sulla terra, cosa ci fa pensare di non essere come l’acqua? Ne siamo fatti del 70%!
Dovremmo vivere ogni giorno facendoci un sacco di coccole, dovremmo perderci tutti i giorni e ritrovarci nel cuore.
Dovremmo vivere in ogni singolo istante della vita, senza pensare a cosa è stato: è stato e non esiste più’; senza pensare a cosa verrà: pensare al futuro è come guardare un film di fantascienza e pensare che sia vero… non esiste!
Dovremmo vivere ogni giorno come l’unico giorno della nostra vita, dovremmo vivere ogni giorno, solo vivere perché è quello che siamo venuti a fare qui.
Dovremmo solo Vivere!
Villadossola, 1 Febbraio 2018