Che bello quando incontri quelle persone ed è da subito feeling, quelle persone con la quale ridi spesso e balli ovunque.
Settimana scorsa sono andata a trovare un amica, abbiamo riso per tre giorni, la sera abbiamo ballato in casa e mi sono resa conto che le persone ridono poco e non ballano più.
Ricordo che anni fa, per quanto è piccolo il paese in cui vivo, si ballava in diversi posti, ora quasi più da nessuna parte.
Anni fa c’erano diverse discoteche o disco bar, ora trovi slot machine, bar, ristoranti, ma bella o brutta musica con persone che ballano quasi più’.
Si ballava il pomeriggio, la domenica, il giovedì, il venerdì, il sabato, ora se ti va bene devi aspettare l’una di notte (che per me è una tortura) e solo per il corto weekend.
Io ballerei di mattina, il pomeriggio e all’ora dell’aperitivo e senza bisogno di bere alcolici, e che dire del ridere? Ma vi siete accorti? È difficile vedere gente che ride, che sorride, a meno che non vivi in Oriente o in Sud America.
La gente ormai ride e balla solo se alterata da sostanze o alcool.
Un giorno ero dalla parrucchiera e una giovane ragazza che mi lavava i capelli, aveva il viso di una detenuta, non mi ha fatto mezzo sorriso e detto mezza parola, se ti faccio schifo me li lavo anche da sola i capelli.
La signora seduta accanto a me sembrava uscita dalla famiglia Addams, cazzo sei dal parrucchiere, mica all’obitorio, fattelo mezzo sorriso una volta ogni tanto!
La gente si lamenta perché in Italia non c’è lavoro, ma poi vedi la faccia di quelli che un lavoro c’è l’hanno e sono le stesse tristi di quelli che si lamentano.
Ma perché secondo voi? Io non lo so, voglio dire non me lo so spiegare.
Forse per la troppa e cattiva informazione, forse per la televisione, i giornali, allora sarebbe meglio spegnere la tv, non leggere i quotidiani, ascoltare solo musica, farsi il solletico e leggere favole per bambini.
Questa estate quando sono stata in Libano dalla mia amica di Beirut, mi raccontava che quando il paese era stato invaso e c’erano bombardamenti quasi tutti i giorni, in uno stato che è grande come la Svizzera, la mattina i Libanesi guardavano il notiziario o leggevano il giornale per vedere quale parte del paese era stata colpita, cosi’ alla sera andavano a ballare dalla parte opposta, ma non solo nel weekend, sette giorni su sette, a Beirut si balla tutta la settimana, soprattutto quando c’era la guerra e anche adesso che è un paese ad altissimo rischio attentati, che popolo e paese meraviglioso!
Io credo che quando incontri persone con la quale hai subito questa empatia di ridere e ballare è una storia fantastica!
Non so perché ma, non con tutti ridi, ci sono persone che solo al loro pensiero ti viene già da ridere, quelle persone che ti mettono allegria anche solo ad immaginarle, esiste la giornata internazionale del sorriso e del ballo?
Si sono inventati giornate di tutti i tipi e queste due potrebbero essere la quotidianità, a scuola dovrebbero insegnarti a lavarti i denti tre volte al giorno e a ridere, a ballare almeno quattro volte al dì, dovrebbe prescriverlo il dottore.
Una volta in India la prima domanda che mi fece un medico ayurvedico fu “sei felice?”
In effetti sei non sei felice, non ridi, non canti e non balli, come fai ad essere sano? Non credo che ridere e ballare faccia parte solo di chi sta bene economicamente, non devi essere ricco per sorridere e muoverti a ritmo di musica.
Se penso ai popoli più sorridenti che ho conosciuto nei miei viaggi mi vengono in mente i Cubani, i Colombiani, i Senegalesi, gli Indiani, voglio dire non è che in questi paesi ci sia una grande ricchezza economica, ma forse sono più felici, e forse proprio perché non hanno nulla alla quale pensare ridono e ballano.
Alle volte le persone quando mi vedono dicono “sei sempre allegra, ridi sempre”, ma dovrebbe essere la normalità, dovrebbe essere usuale ridere: come camminare, dormire, invece ormai è diventato un evento straordinario, le persone che ridono sono delle mosche bianche.
Anche le coppie, delle volte vai al ristorante e certe le vedi tristi, non parlano, non ridono!
Bisogna ridere, ridere e ballare.
Dentro sono profondamente anarchica, credo che ognuno sia in grado di autogestire la propria vita, senza il bisogno di pagare qualcuno per farsi comandare, ma se qualcuno fondasse la sua campagna elettorale su ridere e ballare lo voterei, è una roba seria!
A votare ci andrò lo stesso e sapete chi voterò? Quelli che sono più felici, quelli che ridono di più, voglio dire se non sei felice tu come puoi pretendere di rendere felici gli altri? Ci sono certi politici che hanno delle facce allucinanti, bruttissime, tristissime, deprimenti!
Ma come si fa ad essere cosi tristi!
Pensa al detto “il sorriso abbonda sul viso degli stolti”, ma chi l’ha inventata questa menzogna?
Un ignorante dittatore? Come fai a mettere in testa una cosa del genere ad un bambino? Come quando dicono “quella si che è una persona seria” come se fosse un pregio, ma sta cippa!
Bisogna ridere, ridere e ballare, fa bene al cuore, alla mente, all’anima.
Un giorno ad Ascona ho letto una frase bellissima, sul cassonetto di un musicista ambulante: “impara a ballare, altrimenti gli angeli in cielo non sapranno che farsene di te”, secondo me non ci arrivi neanche in cielo se non ridi e non balli; che poi uno creda alla reincarnazione, alla vita eterna o a niente dopo la morte, quello che è certo è che ora puoi essere felice, puoi ridere e ballare e non ci vuole un motivo per farlo, ma potesti trovare il tuo motivo ridendo e ballando.
Una delle prime cose che faccio la mattina è mettere la musica che mi piace, mi scaldo per la mia pratica di yoga ballando, mi guardo allo specchio e mentre mi lavo i denti faccio le facce buffe ed inizio a ridere di me.
La cosa più certa di questa vita è che nessuno ne uscirà vivo e allora perché non passare ogni attimo ridendo e ballando, circondandosi di persone che fanno altrettanto?
Io non voglio persone noiose e lamentose attorno a me : voglio ridere e ballare.
Questo weekend viene a trovarmi una cara amica, ci siamo conosciute meno di un anno fa e la prima cosa che ricordo di lei quando la penso è: quanto ridiamo quando siamo insieme, la prima cosa che ho notato di lei quando l’ho conosciuta è stato proprio il suo sorriso.
Anche gli animali ridono, il mio cagnolino, che è un po’ vecchietto, a fatica per le sue anziane zampine, oggi è riuscito ad arrivare nel posto più’ magico per noi e lui, anche se è cieco, ha capito dove eravamo e mi ha sorriso! Io non ho capito più’ niente dall’emozione, per questo oggi sono la persona più’ felice del mondo, perché per me rimane una delle cose più importante della vita: ridere e ballare e non è superficialità ma vivere la vita con la leggerezza nel cuore e portare in questa terra meravigliosa la gratitudine di essere qui.
Villadossola, 18 Febbraio 2018