Canzone consigliata per questo articolo Vas a encontrarte di Muerdo Guitarricadelafiente

Quel giorno che tutti temiamo, ma della quale siamo certi non possiamo fuggire, inaspettatamente arrivò…

Era una mattina presto, di un luminoso settembre avvolto dalla sua luce tipicamente pallida.
Era l’alba, ed io, invece che svegliarmi per la mia meditazione quotidiana, iniziai con leggerezza a lievitare.
Una sensazione meravigliosa mi avvolse, avevo un corpo senza peso, anche se per un certo momento, mi spaventai vedendomi distesa sul letto, totalmente abbandonata e con una fisicità della non quale avevo più potere!

“Ah sto sognando pensai…”

Ed invece, il viaggio della mia anima proseguì, sempre e sempre più in alto.

Come spesso mi capitava in vita quando facevo sogni lucidi, il mio desiderio più ardito era quello di andare da Dio e così anche in quell’occasione, mi impegnai al massimo per arrivare nelle vette più alte di quel cielo senza fine.

Chissà quanto tempo passò?
Non lo posso dire, forse un secondo, un’ora, forse un anno o mille, poco importava, quando finalmente giunsi da Lui.

“Radhika Ivanka Hartmann, finalmente! Come stai?”

“Ciao Padre, accipicchia non ti ricordavo così bello! Sto molto bene adesso che sono tornata da te”

“Ma io ci sono sempre stato…”

“Lo so, ma sai com’è laggiù, spesso ci si dimentica…”

“Eh si cara figlia, lo se bene come funzionate voi, vi ho creato io…”

E divertito rise…

“Ti posso offrire qualche cosa da bere?”

“Perché no! Ho fatto un lungo viaggio, cosa si beve qui?”

“Il drink della casa è Mohito Paradise, a base di arcobaleno, rosa e frangipane”

“Mhhhh, sembra essere davvero delizioso, ne voglio uno!”

Divertito, rise ancora.

“Perché ridi papà?”

“Perché qui siamo nell’infinito e non ci sono le quantità, ne avrai quanto ne vuoi”

Mi piaceva quel posto!

“Vieni qui vicino a me, ci sediamo comodi su questo bel divano di nuvole.
Lo so che ti piacciono i divani comodi ed il bianco, e visto che ami tanto anche la panna montata, il divano lo puoi anche mangiare. Non ti preoccupare, non si consuma mai e non ti farà ingrassare”

Mi conosceva come le mie tasche, non c’erano dubbi fosse Dio!

“Ma che meraviglia la mia casa, ma come posso essermi dimenticata della tua gloria nel tempo che stavo laggiù?”

“Adesso lo vediamo…Hai tempo?”

“Mmm Padre, tu lo sai quanto tempo ho, mi prendi in giro? Non ti ricordavo così burlone!”

“Hahahaha”

E si fece ancora una grassa risata.

“Tu sei l’eternità, certo che hai tempo e adesso ci vediamo un bel film, un po’ lungo, ma tanto… Abbiamo tempo! Hahahaha”

“Wow anche il cinema! Guardato su nuvole di panna e idratati da bevande arcobaleno!
Che film guardiamo?”

“Il film della tua vita appena trascorsa, da quando sei nata, fino ad adesso, ci stai?”

“Mhhh, pensavo a qualche cosa di più entusiasmante”

“Hahaha, credimi ti divertirai tantissimo e così insieme capiamo quando e come ti sei dimenticata della tua casa e di tuo Padre…Iniziamo…”

Nella prima parte dell’infanzia non ci furono molti problemi, ma quando iniziò l’adolescenza, aimè quanti inutili drammi!

“Eccoti figlia, fermo un attimo perché è proprio qui che hai iniziato a confonderti…”

Passammo a guardare tutti gli anni con grande meticolosità, ci fermammo sugli errori, riflettendo su come avrei potuto migliorare.

Forse passarono centinaia di anni, non lo so, perché la panna montata non finiva mai, il drink nemmeno, io non invecchiavo e non avevo bisogno ne di andare in bagno, ne di dormire, ma comunque, il film giunse a termine.

“Allora amata figlia, che dici? Necessiti ancora un po’ di scuola?”

“Caro Padre mi sa di si! La teoria l’ho capita, ma credo che devo fare ancora un po’ di pratica”

“Va bene, prenditi il tempo che vuoi e poi quando sei pronta scendi.
Scegli tu il luogo, la famiglia e tutto quello che credi sia meglio per la tua evoluzione, ma mi raccomando: non ti dimenticare di me questa volta, ok? Così quando risali rimani qui per sempre e guardiamo anche i film degli altri, non solo i tuoi…”

——–

Questa sera mentre leggevo il Divino Romanzo di Yoganada, non so per quale motivo mi è sopraggiunta questa scenetta.

Quanti drammi inutili viviamo, che finiranno in quel giorno che torneremo da Lui.
Non vale forse la pena vivere come se fossimo già in Paradiso?

E tu? Come immagini che sia il tuo ritorno a casa?
Prova a non pensarlo come a qualche cosa di triste o tragico, ma come al viaggio più bello della tua anima, verso l’unica destinazione che ci aspetta a tutti.

With Love
Radhika Ivanka

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