Canzone consigliata per questo articolo
Chocolate by Profetas
Ieri pensavo che questo 2021 è finito esattamente com’è iniziato.
Un viaggio cancellato ed una forte preoccupazione per lo stato di salute di un mio caro.
Mi da quasi l’idea che si stia chiudendo un ciclo.
Non solo di 365 giorni, ma proprio una fase della mia vita.
Ieri sera ho attraversato con i ricordi questo ultimo anno e, grazie ad un insegnante, ho provato a vedere questo come ad un saggio Maestro.
Cosa mi ha insegnato?
Per me la lezione più grande, arrivata attraverso dure sfide, è senza ombra di dubbio il NON ATTACCAMENTO.
Sono anni che insegno che la felicità non dipende dalle circostanze esterne e dagli altri, bè, personalmente, mai come in questo momento, mai come in questo ultimo anno, ho dovuto mettere in pratica la teoria.
Non c’è nulla da fare, ci sono dei momenti in cui la vita ci chiede di cambiare.
Alle volte lavoro, alle volte partner, alle volte amici, alle volte abitudini e alle volte il paese dove viviamo.
Più resistiamo a questa trasformazione e più siamo soggetti alla sofferenza.
Ci sono momenti in cui bisogna essere come gli scogli i quali, si fanno naturalmente modellare dal vento e dal mare e ci sono attimi in cui bisogna essere come i surfisti, desti e pronti a prendere la tavola da surf e cavalcare quell’onda anomala che ci sta per travolgere.
Tendenzialmente sono sempre stata più come un surfista, ossia sempre pronta all’azione, ma in questo anno, ho capito che ha la stessa importanza imparare a rimanere fermi, aspettare e lasciare che la tempesta ci modelli per diventare sempre più ciò che siamo destinati ad essere.
Caro 2021, per me sei stato fratello del 2020, due insegnanti severi, cattivi per certi versi, intransigenti, ma proprio come gl’insegnanti più spaventosi mi avete dato delle lezioni che credo non dimenticherò mai.
Alla fine pensandoci bene e ripensando a tutto l’anno ci sono stati anche dei momenti bellissimi, indimenticabili, come lo sguardo di mio padre all’aeroporto di Cartagena, dopo un anno e mezzo che non mi vedeva.
Spero tanto che il 2022 non sia vostro parente e che magari lo sia di quello splendido 2018, di cui ho tanta nostalgia, ad ogni modo, avendo imparato bene la lezione, qualsiasi sia il carattere del prossimo Maestro non avrò aspettative, anzi, sono ancora più entusiasta ad accettare le sfide che la Vita vorrà donarmi, perché ormai sono certa essere sempre per il nostro bene più alto.
Proverò a non lamentarmi più
Proverò ad accettare ogni ostacolo come la più grande opportunità
Proverò a vedere ogni difficoltà come un regalo, un dono divino che attraverso la palestra della vita mi rende forte e mi trasforma in ciò che vuole Lui.
Non ci sono mai venti sfavorevoli, ma soffi che ci trasformano
Più resistiamo, più soffriamo
Più ci lasciamo andare, più diventeremo presto ciò che da sempre la nostra anima arde nel divenire
Buona fine, buon inizio
Buona trasformazione
Lasciando andare tutto quello che fa parte di un mondo vecchio
Bruciando tutto ciò che non ci serve più
Tuffandoci nel mistero, nell’incognita della vita e nel Suo immenso Amore.
Ps. Come foto dell’articolo ho messo questa perché…. Mi piace! Un’altra cosa che ho imparato di questo cattivone del 2021 è che non ci sono cose giuste o sbagliate… Questa è una foto trovata il 17 agosto del 2021, ma siccome un po’ provocatoria non l’ho mai pubblicata…
Ma il maestro 2021 mi ha anche insegnato di dire basta con ste menate, mi piace e mi sento un po’ così, come Pippi: anarchica che fa il dito alle difficoltà!
With Love
Radhika Ivanka
30 Dicembre 2021