Non sono neanche arrivata da trentasei ore nell’isola del mio cuore, e per tutto ciò che mi è  successo, pare sia qui almeno da un mese. Sono atterrata alle otto e trenta del mattino e dopo dodici ore incontro una ragazza, Darinka, che come me porta un nome dell’est, perché proprio come me, ha origini slave. Non solo, come me scrive, viaggia e parlando scopriamo di avere anche situazioni molto intime in comune.

Come ci siamo conosciute? Per caso su Fb, io seguivo la sua pagina ed un paio di giorni prima dalla mia partenza condivide un video da Ubud, e di cosa parla? Di yoga, non ho potuto fare a meno di risponderle e dopo poche ore eccoci li, in uno dei nostri posti preferiti, perché anche lei ama Bali, a conversare come due vecchie amiche. Dopo poco scopriamo anche che siamo nate nella stessa provincia, ma non solo, abbiamo degli amici in comune, incredibile? Si, ma questa è Bali.

La mattina seguente mi alzo e non mi sento molto bene, ho una strana sensazione alla schiena, avevo già prenotato un workshop di tantra nel pomeriggio, in un grosso centro yoga qui ad Ubud, necessito di un trattamento curativo, non un classico massaggio. Vado in un posto dove so che lavorano dei bravi terapisti, ma nulla, fino alla settimana prossima non c’è posto, così decido di andare dove il pomeriggio ho la master class tantrica.

Chiedo informazioni, e il trattamento che più m’ispira dura due ore. Il receptionist prova a chiamare il terapista, ma non risponde, cosi, gli dico:  “bevo una cosa al bar, magari ti richiama” e cosi succede.
Arriva alle undici ed il mio workshop inizia alle dodici e quarantacinque, “non fai in tempo a fare due ore”, mi dice il ragazzo, allora opto per i settantacinque minuti, anche se mi piaceva tanto fare quello lungo e completo.

Cosa succede? Il terapista arriva prima e cosi riesco a fare quello di due ore. Il terapista è un ragazzo balinese, della mia età, molto centrato, preparato. Inizia a trattarmi, prima solo energeticamente, poi con l’agopuntura ed infine conclude con un massaggio balinesiano. Parlando scopro che anche lui è un insegnante di yoga, allora gli chiedo dove ha fatto i suoi studi, sapete dove? Nel sud dell’ India, con Bhoomaji, il mio primo insegnante, con la quale feci il primo teacher training in Himalaya. 

Saranno mai possibili tutte queste serie di coincidenze? Ebbene si cari i miei lettori. Bali è un isola che ti sconvolge da subito se fluisci con essa. Finito il trattamento mi sento come nuova e riesco ad andare puntuale al mio workshop che è a dire poco meraviglioso. Non l’ho descrivo nel dettaglio, perché è stata un esperienza davvero intima e certe cose mi piace tenermele per me, ma credetemi niente al caso.

Amrita, la ragazza che conduce il seminario, finisce a fare un lavoro di coppia con me, perché una ragazza è uscita prima, meraviglioso, vedo in lei parte di me e mi sento felice.

Per concludere la giornata, Darinka mi scrive, per dirmi che ad Ubud in questi giorni c’è il festival degli scrittori, come ospiti? Alessandro Baricco e per chi non lo conoscesse è uno degli scrittori contemporanei italiani più conosciuti, il quale ha anche fondato una scuola a Torino.

Dopo questa passo e chiudo, perché direi che tutto ciò che mi è successo in queste trentasei ore mi basta come benedizione anche per il prossimo anno.

Grazie Universo, grazie vita, grazie Bali

Ps. Considerando che l’articolo lo pubblico dopo dodici ore, perché la connessione da me va a ritmo di bradipo, aggiungo anche quello che mi è successo ora.
Vado a fare un altro trattamento, questa volta da un altro Balian (guaritore), e prima di andarmene mi abbraccia forte, forte, forte, sussurrandomi: “che la tua vita sia piena di gioia, salute, pace, amore”, lo fa con ogni suo paziente, è parte della sua terapia.

Capisci perché mi sono innamorata di lei l’isola del mio cuore? Concludo così le mie prime quarantotto ore
Ora vado ad incontrare Darinka, aspettando altri e meravigliosi giorni qui nella terra degli Dei
Vi basta? A me si e tanto ….

Ubud, 24 Ottobre 2019